Osserviamo la resilienza

Mi piace sovvertire i punti di vista, offrire chiavi di lettura e strumenti di crescita, stimolare la curiosità ed indurre il cambiamento.    
Sono un lettore accanito ed essendo entrato in contatto con il termine “resilienza”, durante uno dei miei approfondimenti, voglio condividerne il significato.
   
È una parola che nasce in ambito fisico ed indica la proprietà dei materiali di resistere ad urti improvvisi senza spezzarsi.
La psicologia umanistica attingendo a questo significato lo ha traslato dai materiali alle persone, trasformando la resilienza nella capacità, tutta umana, non solo di resistere alle negatività ma anche di trarne aspetti positivi e di crescita.

La persona che sviluppa resilienza è in grado di trasformare e reimpostare la propria vita, adattandosi in maniera costruttiva alle situazioni senza sprecare energie essenziali in lamentele o rimpianti. In altre parole, una persona con un buon grado di resilienza riuscirà a gestire meglio reazioni emotive connesse, ad esempio, alla paura o al senso di inadeguatezza che deriva dall’affrontare una situazione complessa. Per di più possiamo dire che anche da un punto di vista fisiologico il corpo reagirà meglio agli stati di stress.
   
Mi preme sottolineare come la resilienza non sia un’attitudine caratteriale innata ma riguarda comportamenti, pensieri ed azioni, che ognuno di noi può apprendere e sviluppare.
   
Se dovessi offrirvi una sorta di mappa per sviluppare la vostra resilienza, vi direi in primis di creare e curare i rapporti, prendervi cura del vostro benessere fisico e psicologico e soprattutto accettare che il cambiamento fa parte della vita.
   
Il nemico principale dell’essere resiliente è proprio l’ancorarsi alla propria realtà nel tentativo di renderla immutabile perché si preferisce essere cullati dalla certezza dell’abitudine piuttosto che esplorare le mille possibilità alle quali possiamo aprirci.
   
Semplificando, quando vi invito alla resilienza, vi esorto a guardare l’opportunità che sempre si cela dietro il problema.

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