Sovvertire il sistema sociale per migliorare la qualità della nostra vita: ritornare ad essere primitivi

Non mi stancherò mai di dire che l’ordine sociale nel quale viviamo è il principale responsabile della nostra infelicità ed insoddisfazione.
Inoltre il nostro modo di vivere (e tutte le convenzioni sociali alle quali siamo sottoposti) contribuiscono a degradare non solo il nostro benessere psichico ma anche la qualità della vita con conseguenze gravi anche sulla nostra salute.

Ritmi sempre più serrati, condizioni di stress prolungato, un’alimentazione poco sana e frettolosa, sono i nemici quotidiani con i quali psiche e corpo combattono strenuamente.

Siamo così profondamente inglobati in questo stile di vita innaturale che adattiamo il nostro essere umani al sistema produttivo piuttosto che fare il contrario.
Nevrosi, attacchi d’ansia e di rabbia, ipertensione sono solo i sintomi più evidenti di questo “adattamento”.

A volte mi chiedo se l’uomo del terzo millennio sappia davvero cosa significa essere un uomo. A quale costo abbiamo dovuto pagare l’evoluzione?
Leggevo di una popolazione, gli Hunza, che risulta essere la più longeva al mondo (130-140 anni): questi uomini non conoscono neppure le nostre tanto temute patologie degenerative, il cancro, o le malattie del sistema nervoso.
Non mangiano alimenti industriali e si nutrono dei prodotti che coltivano ma, ciò che più affascina di questo popolo è la loro predisposizione naturale al sorriso malgrado i problemi di cibo e di freddo.

Credo che noi occidentali potremmo imparare molto da questo modo di vivere per provare a riavvicinarci al nostro “essere naturali”, per sentire il contatto con la terra e ritornare all’armonia del creato. Quello che manca è il sentirci parte del tutto, del mondo in tutte le sue manifestazioni: alberi, animali, uomini, pietre, minerali costituiscono un’unità originaria alla quale bisogna tendere.
   
Impariamo da queste popolazioni che erroneamente vengono definite “primitive” perché nella loro semplicità hanno catturato il segreto non solo della longevità ma anche della felicità.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *