Perché non riusciamo ad ottenere ciò che vogliamo nella vita?

L’incapacità di portare avanti piccole azioni che ci avvicinano alla visione.

Troppo spesso ci lamentiamo di non aver potuto far qualcosa a cui tenevamo perché qualcuno o qualcosa ci ha messo i bastoni fra le ruote. 

Esclamazioni accorate come: “è tutta colpa tua se ho sprecato la mia vita!” oppure “se mia madre non mi avesse costretto ad intraprendere quel tipo di studi…”, o ancora “la situazione economica mi ha costretto a dedicarmi a questo tipo di attività”, sono estremamente diffuse e sono un indicatore, fin troppo evidente, di quanto si tenda a rinnegare il proprio coinvolgimento in ciò che accade.

Chi ha seguito i miei incontri sa bene che un punto imprescindibile di Vita Strategica è riconoscere le proprie implicazioni nella realtà che si vive, non perché ognuno possa autoincolparsi di quello che non funziona, ma perché possa maturare la piena responsabilità delle sue azioni.

Bisogna essere sempre vigili nel riconoscere la nostra capacità di creare la realtà nella quale viviamo perché questa consapevolezza è il carburante per la nostra visione.

A dispetto di ciò che comunemente si crede, la visione non è una meta ideale, un tendere astratto. La visione è un’immagine concreta di ciò che vogliamo realizzare

Per tale motivo come potremmo realizzare la nostra visione se non ci crediamo neanche capaci di costruire la realtà nella quale siamo immersi? È una contraddizione in termini.

Maturare una consapevolezza totale di noi e delle conseguenze delle nostre azioni diventa il prerequisito per lasciarsi davvero ispirare dalla propria visione.

Un limite oggettivo in cui poi è facile imbattersi è quello di tentare di costruirsi una visione bella ed eccezionale e poi rivelarsi inabili nel portare avanti i piccoli passi concreti per raggiungerla. 

È un meccanismo perverso nel quale si cade che genera una sorta di circolo d’impotenza per cui mi riterrò sempre inadatto a realizzare i miei obiettivi.

I piccoli passi sono fondamentali, ci permettono di veicolare l’energia nella risoluzione dei problemi immediati ed in un certo senso ci “costringono” a lavorare quotidianamente per la nostra visione senza battute di arresto.  

Mi piacerebbe davvero che oggi, chi sta leggendo questo post, si fermi un attimo e rifletta sulla propria visione di vita. 

Cosa voglio essere? Chieditelo incessantemente finché non maturi una risposta che viene dalla tua parte più profonda.

Cosa voglio essere? A chi sto dando la colpa se non lo sono ancora? Non ancorarti ad alibi che giustificano la tua inazione.

Cosa voglio essere? Matura un piano concreto di azioni da intraprendere giorno per giorno.

 

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