Uscire dall’ordinario per superare le sfide: Velasco parla degli alibi che limitano la crescita.

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Trovo questo video particolarmente ispiratore, non solo perché Velasco è stato un grandissimo allenatore ma, per la chiarezza con la quale smaschera alcuni limiti che da soli ci imponiamo.

Ognuno di noi potrebbe essere paragonato allo schiacciatore che si lamenta perché l’alzatore non gli ha passato la palla perfetta e quindi non è stato in grado di fare punto contro l’avversario. Uscendo di metafora noto che, nel mondo imprenditoriale e non solo, vige una sorta di scoraggiamento in cui ognuno giustifica la propria stagnazione dicendo di aver tentato tutte le possibili soluzioni e di essersi imbattuto sempre in fallimenti.
Le banche, il personale, l’economia, la famiglia, lo Stato sono tutti possibili alzatori che ci stanno tirando palle scomode, imprendibili, con le quali è impensabile credere di fare una buona schiacciata.
In realtà se provassimo a cambiare posizione, ad inventarci un nuovo tipo di schiacciata, a distendere tutti i muscoli del corpo per andare incontro alla palla, forse non ci arrenderemmo al pensiero che quel passaggio sia imprendibile e non vale la pena provare a schiacciare.
Credo anzi che provare a fare punto con questi tiri ingovernabili sia il più alto obiettivo professionale e personale che ci si possa porre.
La vita non si basa su assist perfetti, dobbiamo smettere di sperare nel contrario senza provare ad agire, nulla pioverà dal cielo ma sarà la nostra inventiva e creatività a trasformare “palle basse o sbilanciate” in match point.

 

 

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