Ritrovare il senso

 Riflettevo sulla parola senso e mi chiedevo come queste cinque lettere potessero racchiudere un significato chiave dell’esistenza. Da sempre l’uomo ha cercato di cogliere il senso, studiando dapprima le cose e il loro funzionamento, per poi passare a ricercarlo nelle azioni, nei gesti, nelle relazioni e nella vita.
In particolare dare un senso alla vita è il cruccio che ha appassionato i filosofi sin dall’inizio dei tempi: chi siamo? Dove andiamo? Perché siamo sulla terra?
Io credo che la varietà di risposte filosofiche date a queste domande riflettano il carattere estremamente personale del senso. Mi spiego: ognuno è in grado di cogliere il senso e trovarlo in cose diverse dall’altro, per questo è necessario che ogni persona compia la sua personale esplorazione per rispondere a queste domande.
Certo questo viaggio introspettivo non è facile perché molto spesso dobbiamo scavare oltre un mucchio di convinzioni e sovrastrutture indotte che ci impediscono di capire e percepire in maniera distinta cosa darebbe senso alla nostra vita. Di certo però, se decidiamo di salpare alla ricerca della verità, siamo già sulla via giusta per coglierla.

Il senso in quest’accezione è legato a doppio filo con la missione personale di cui ogni uomo o donna sono investiti. Per trovare il senso ed agire in maniera significante nell’esistenza dobbiamo prima chiederci: qual è il contributo unico che voglio dare al mondo? Qual è la missione della mia vita?
Io ho trovato il senso della mia vita, capendo che la mia missione, ciò che mi avrebbe fatto sentire vivo e felice, sarebbe stato aiutare la gente a capirsi, a spogliarsi delle convinzioni e delle etichette che la società e la cultura le hanno imposto per ritrovare la spontaneità della vita.
Il senso che ho attribuito alla mia esistenza è condividere il mio percorso verso l’autenticità, la serenità e l’appagamento con quanti saranno disposti ad aprirsi alle mie parole.