L’opposizione tra codardia e coraggio e la nostra capacità di vivere nell’amore o nella paura. Il coraggio come manifestazione del proprio “cuore”

Credo che sia utile sottolineare uno dei grandi principi ispiratori di Vita Strategica ovvero la contrapposizione tra amore e paura.
Può sembrare una cosa ovvia dirvi che chi vive nell’amore è stato in grado di riscattare la propria libertà mentre chi vive nella paura soffre il giogo del senso del dovere e dei condizionamenti esterni.
Ma quello che mi preme trasmettere è uno strumento per staccarsi dalla paura e dirigersi verso l’amore.

Nel primo incontro del corso, infatti, approfondisco le virtù guida di Vita Strategica: pazienza, volontà e coraggio.
In questo post intendo approfondire l’importanza di quest’ultimo.

Se facciamo una mera considerazione etimologica il termine coraggio deriva dal latino cor (cuore) e quindi, già a livello puramente linguistico, ci appare facile verificare un legame tra il coraggio e la capacità di ascoltare e seguire il proprio cuore.

La vera manifestazione del coraggio è quindi la capacità di essere coerenti con se stessi, superando la paura che, molto spesso, ci assale quando ci stacchiamo dal pensiero comune o dai soliti modi di agire e rapportarsi.
Comportarsi da codardi in fondo significa “andare a coda bassa”, nascondersi nella massa per non mettersi in pericolo e cioè vivere nella paura.

 

Mi chiedo a questo punto: come si può essere coraggiosi e lasciare che tutto ciò che ci ferisce o ci rende inautentici continui ad accadere?
È sempre la paura che non ci permette di cambiare, che ci sottrae da quelle domande o riflessioni capaci di metterci con le spalle al muro perché, cogliere che siamo stati “manovrati” da qualcun altro potrebbe rivelarsi terribile. Eppure, sarebbe proprio il momento in cui realizziamo che abbiamo affidato la nostra vita agli altri, il punto di svolta per fare la propria rivoluzione personale.

In tal senso, scoprire il proprio coraggio, significa cominciare a farsi domande. Se non iniziamo a metterci sotto osservazione, probabilmente non abbiamo ancora raggiunto il nostro cuore. A piccoli passi, senza impazienza, fermiamoci e mettiamoci in contatto con la nostra parte più profonda. Una volta cominciato a portare avanti i cambiamenti troveremo sempre meno resistenze e diventerà naturale proseguire in questa direzione affinando la capacità di affrontare ostacoli che prima ritenevamo insormontabili.

Sarà impossibile, una volta aver riconosciuto il proprio cuore (coraggio), lasciare le cose così come sono, perché cominceranno a nascere in noi i desideri e la voglia di realizzarli.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *